L’importanza di una buona pressatura

Per preparare un buon caffè è importante avere la giusta attrezzatura, caffè di qualità e non solo.  

È necessario anche rispettare alcuni semplici passaggi che nessun barista lascia al caso. Uno di questi è il momento della pressatura, detta tamping in inglese, del macinato all’interno del portafiltro. 

Ma cosa utilizzare e come procedere al meglio per un buon risultato? Vediamo tutti i dettagli del tamping.

Perché pressare il caffè? Che pressino usare? 

La pressatura serve ad eliminare l’aria in eccesso e creare una superficie piana e compatta per far fluire uniformemente l’acqua durante l’estrazione.  

Esistono tantissimi modelli di pressini, da quelli più comuni con l’impugnatura in legnoin metallopressini regolabili come quelli di Eureka o quelli automatici come PUQpress, particolarmente adatto per chi deve ripetere il gesto di pressatura molte volte al giorno, per esempio, all’interno di una caffetteria. 

L’ultimo arrivo in casa Espresso Coffee Shop è il pressino dinamometrico The Force Tamper. Vincitore del Red Dot Award nel 2017, The Force Tamper permette di esercitare una pressione regolare e costante ad ogni utilizzo con la massima facilità. 

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Oltre alla tipologia di pressino è importante scegliere la giusta dimensione in base al proprio portafiltro, in modo che non rimangano spazi vuoti lungo i bordi. 

Partiamo dalle basi 

Prima del tamping dobbiamo prestare attenzione ad alcuni fattori.  

Per iniziare, pulire regolarmente il portafiltro con un panno in microfibra prima di macinare il caffè al suo interno.  

Poi è fondamentale utilizzare la giusta quantità di macinato. Questo dipende dal tipo di caffè che si desidera preparare e dalle dimensioni del portafiltro stesso. In generale, si consiglia di utilizzare circa 7-9 grammi di caffè per un singolo espresso e 14-18 grammi per un doppio. 

Distribuire il caffè uniformemente nel portafiltro 

Per un buon risultato consigliamo di usare il pianacaffè: con le sue lame piatte crea una base uniforme prima di pressare. L'obiettivo è ottenere una superficie liscia nel portafiltro, senza spazi più densi o altri vuoti. 

È il momento del pressino 

Dopo aver eseguito i passaggi descritti sopra, entra in campo il pressino. È sempre consigliato posizionare il portafiltro su un apposito tappetino in silicone o stazione di pressatura per non danneggiare i beccucci erogatori. Sul nostro sito puoi trovare le nuove tamping station di Eureka, sia singole che doppie. 

Per pressare correttamente il segreto non è usare tutta la propria forza. Questo è un errore comune che non porta nessun risultato positivo ma anzi, si rischia solo di farsi male al polso. La forza da applicare verticalmente dall’alto verso il basso deve essere adeguata, una pressione di circa 15 kg. Per avere un’idea della forza corrispondente è possibile esercitarsi con una bilancia pesapersone. Per chi usa un pressino manuale, impugnarlo avvolgendo il manico con la mano, come nella foto. 

 

A pressatura terminata, i veri professionisti compiono un ultimo gesto che può sfuggire ad un occhio non attento: far ruotare il pressino all’interno del portafiltro per dare l’aspetto leggermente “lucido” alla base uniforme e compatta di caffè. 

Ora si può passare all’estrazione. 

In conclusione, pressare il caffè correttamente è un passaggio importante per ottenere un espresso di qualità. Seguendo questi semplici indicazioni e prestando attenzione ai dettagli, potrete preparare espressi deliziosi e soddisfacenti da veri home barista. Per altri consigli sulle fasi della preparazione dell’espresso, sul nostro blog trovate l’articolo “La ricetta per la perfetta tazza di espresso in 10 semplici passi”

Buona preparazione e buon caffè! 

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